Mondragone. Il Canto XXIX del Paradiso commentato dal Prof.Rungi

 DSC04762.JPGUn successo di partecipazione e di consenso ha ricevuto il commento al Canto XXIX del Paradiso che professore Antonio Rungi, docente di Filosofia e Pedagogia al Liceo Galilei di Mondragone ha effettuato sabato 3 marzo nell’Auditorium del Convento dei Frati Minori di Mondragone. Oltre un centinaio di attenti ascoltatori che hanno seguito la conferenza del noto studioso. Alle 19 esatte si è introdotta la lettura con la declamazione del Canto da parte di alcuni studenti presenti in sala. Poi la breve presentazione del professore Saverio Caramanica, uno dei massimi esponenti del Centro Culturale Francescano di Mondragone, ex-preside della Scuola Media Da Vinci, che da decenni cura la Lectura Dantis Sinuessana, apprezzata in tutta Italia e in vari circoli culturali. A seguire il commento del professore Rungi che ha incentrato la sua riflessione e il suo intervento non solo sulla teologia degli Angeli, ma anche nella struttura letteraria e nelle conponenti essenziali del messaggio che il Sommo Poeta, Dante Aleghieri, in questo Canto della Divina Commedia, fa risaltare, attraverso la voce di Beatrice. La creazione degli angeli, la natura degli angeli, il numero degli angeli, la tematica della predicazione dei falsi predicatori, l’attaccamento al denaro, le varie problematica nella trasmissione del messaggio cristiano all’epoca di Dante. In circa 45 minuti di intervento, il professore Rungi ha dato una sintesi della teologia degli angeli secondo la Dottrina della Chiesa facendo riferimento anche a testi del magistero attuale, effettuando confronti tra vari autori e teologi, tra il tempo di Dante e l’attuale situazione generale della chiesa e del mondo. Richiami alla situazione sociale e culturale odierna sono stati continui da parte del relatore. Il riferimento al termine di angelo che viene utilizzato nel senso più comune e riferito alle persone buone e l’aspirazione di ognuno di essere davvero un angelo per gli altri. Il tema degli angeli decaduti, quelli che in qualche modo rappresentano da un punto di vista di fede cattolica Satana (Lucifero) o il demonio. Ed infine la splendida ed emozionante conclusione di tutta riflessione con il forte richiamo a vivere la propria dimensione angelica anche nel presente del nostro secolo. Il tutto, il professore Rungi, chiudeva con la sentita lettura del testo di una delle più belle canzoni di Lucio Dalla, dal titolo “Se io fossi un angelo”. Forti e scroscianti gli applausi alla conclusione del commento ed evidente la commozione sul volto di tutti i presenti per il significativo ricordo in un contesto culturale di un grande cantautore morto improvvisamente e prematuramente. Il prossimo appuntamento con la lectura dantis, sabato 10 marzo alla stessa ora e nello stesso luogo. Il successo anche di questo nuovo ciclo della Lectura Dantis Sinuessana è assicurato. Lo ha sottolienato padre Massimo Cardito, francescano, responsabile del Centro Culturale che ha concluso l’incontro ringraziando padre Rungi e tutti i convenuti, tra cui il professote Lino Fiore e l’ex-preside Claudio Beatrice, e con la ben nota preghiera all’Angelo Custode, che tutti i credenti fin da piccoli hanno imparato a memoria e recitano tutti i giorni in tutte i momenti della propria giornata e nelle situazioni personali, più o meno lieti, di vita quotidiana.

Mondragone. Il Canto XXIX del Paradiso commentato dal Prof.Rungiultima modifica: 2012-03-05T19:16:00+01:00da pace2005
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