Scuola. Gli studenti di Mondragone in sciopero. La posizione del Capo dello Stato

599063675.jpgMondragone (Ce). Buona parte degli studenti delle scuole superiori di Mondragone e della Provincia di Caserta hanno aderito allo sciopero indetto dai sindacati autonomi della scuola per protestate contro la riforma del ministro della Pubblica Istruzione, Mariastella Gelmini. Le ragioni della protesta sono state espresse in comitati e comunicati spontanei fatti dagli stessi studenti davanti agli istituti scolastici. Alla protesta della scuola si è aggiunta anche quella degli autotrasportatori, per cui diversi studenti che vengono da fuori Mondragone con i mezzi pubblici o privati non hanno potuto raggiungere le sedi scolastiche. Da parte loro i docenti erano quasi tutti in servizio, anche perché pochi aderiscono ai sindacati, soprattutto quelli autonomi. E poi la perdita di una giornata di lavoro incide profondamente sullo stipendio, che per molti è davvero misero, in considerazione di anni ed anni di servizio, rispetto ad altre attività più redditizie. La riforma se ci deve essere non può rigardare solo l’aspetto didattico, ma anche retributivo della classe dei docenti. Se si sono dimezzati i permessi a scuola e le assenze per malattia, ciò non significa che le cose vadano bene nella scuola. I docenti vanno sostenuti ed incentivati perché è difficile esercitare oggi la professione con entusiasmo e rendimento per docenti ed alunni se non si pone al centro della nostra società la scuola e la si rivaluti complessivamente. Lo sciopero è garantito dalla Costituzione, ma non basta solo sciperare per risolvere i problemi, è necessario farsi carico della grande responsabilità che compete a tutti in questo settore. La scuola deve essere l’istituzione meglio servita dello Stato, insieme alla famiglia e alla sanità se vuole davvero far crescere le nuove generazioni con la sapienza della mente, ma anche del cuore e dei valori veri. E sulla questione interviene nuovamente il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano che, a Castelporziano, sua residenza romana, rispondendo ad una alunna che gli poneva una precisa domanda sui cambiamenti in atto nella scuola, ha detto che non bisogna ver paura. Infatti, Giorgio Napolitano, intervistato da alcuni alunni nella Tenuta presidenziale di Castelporziano, invita tutti a guardare senza preconcetti ai progetti di riforma scolastica. “Non si possono dire soltanto dei ‘no’, né bisogna farsi prendere dalla paura. Si può essere d’accordo su alcuni cambiamenti e non su altri”, ha detto il capo dello Stato. La questione è stata posta in modo serio da una bambina di una scuola di Milano che ha detto: “Caro Presidente, cosa ne pensa di tutti questi cambiamenti del sistema scolastico? Dei decreti con i quali molti insegnanti perderanno il lavoro? Cosa ne sarà dei loro figli?”. Napolitano ha precisato che le competenze in questa materia sono del ministro della Pubblica istruzione. “Io guardo quello che fanno Governo e Parlamento e quello che si discute con i rappresentanti della scuola e dei sindacati. Bisogna fare attenzione – ha detto – a non farsi prendere da nessuna esagerazione e da nessun allarme. Certamente ci sono alcune cose da cambiare nella nostra scuola, che non dà ai ragazzi tutto quello che dovrebbe sul piano della formazione e della preparazione al lavoro. Quindi bisogna discutere le cose per come stanno”.

Scuola. Gli studenti di Mondragone in sciopero. La posizione del Capo dello Statoultima modifica: 2008-10-17T12:07:00+02:00da pace2005
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