La mia Lettera agli studenti

Carissimi giovani, alla vigilia dell’inizio delle lezioni per il nuovo anno scolastico 2008-2009, mi rivolgo particolarmente a voi che, insieme alle vostre famiglie, ai vostri insegnanti, al personale Ata e ai dirigenti scolastici, iniziate un nuovo percorso di formazione umana, culturale, sociale e religiosa.
Ogni anno scolastico è un dono e una benedizione di Dio, per quanti credono in Lui, e un’opportunità culturale sociale per tutti, che non bisogna dissipare, ma è necessario farne tesoro per il proprio ed altrui bene. Vivete in un periodo difficile della vostra vita e in un mondo particolarmente agitato e problematico sotto tanti punti di vista. La scuola vi può aiutare nell’uno e nell’altro caso.
La scuola, infatti, se ben fatta e seguita, può dare opportunità a ciascuno di voi di proiettare la luce della sapienza, che viene dallo studio, critico ed oggettivo, degli avvenimenti e delle conoscenze, sul mondo che vi circonda e progettare un futuro migliore.
Ogni disciplina che studierete è degna di rispetto e di impegno. Ogni docente con il quale vi confronterete ogni giorno sugli argomenti oggetto di studio è degno di attenzione e soprattutto di adeguata risposta nell’impegno e nel rendimento scolastico.
Tutto il personale della scuola va tenuto in debita considerazione e con esso collaborare per il buon andamento scolastico.
La struttura scolastica ove svolgeremo le nostre attività didattiche è la nostra casa comune per buona parte della giornata. Tenerla in efficienza, curarne l’aspetto e la funzionalità è un dovere di tutti, specie di quanti sono i maggiori fruitori che siete voi, carissimi studenti.
Le attrezzature, i laboratori, gli spazi interni ed esterni della scuola tutto concorre per rendere efficace l’azione educativa. Conservali e migliorarli serve a far crescere la scuola e la civile convinenza.
Ma attenzione! Tutto quello che è esteriore potrebbe dare solo l’impressione di un’apparente funzionalità della struttura, senza anima e senza cuore.
A noi interessa curare ciò che è più essenziale nella scuola ed è la formazione della persona.
Una persona libera e coraggiosa nei pensieri e nelle azioni. Una libertà che si fonda su sani principi morali, religiosi o laici e che tenga in giusta considerazione anche la libertà degli altri.
Una persona impegnata non solo nello studio, ma oltre lo studio e nella ferialità e quotidianità. Il giovane che fa tesoro dello studio e degli insegnamenti che gli provengono dai docenti e dalle materie è un giovane attento al mondo e con lo sguardo proiettato sul mondo.
Una persona preparata, capace di dire la sua nelle situazioni della vita, ove bisogna pure manifestare le competenze e conoscenze acquisite nel corso degli studi.
Una persona educata. Se la scuola non educa, viene meno alla sua funzione principale. Da essa possono uscire anche geni ed artisti di ogni genere, ma se non escono persone educate, viene meno al suo compito essenziale.
Nella scuola bisogna educarsi alla pace, alla tolleranza, all’accoglienza, al coraggio della denuncia per il bene di tutti, alla solidarietà, alla collaborazione, alla difesa del creato, alla protezione della vita nascente e morente, della famiglia, dei bambini, dei giovani, degli anziani, degli ammalati, della cultura in generale.
E’ vero che la scuola non deve fare tutto, ma può fare molto per realizzare il bene più grande che è la pace e la giustizia sociale.
Nell’augurarvi un anno sereno e proficuo, a conclusione del quale, spero che ognuno di voi possa ricevere il meritato frutto di quello che ha seminato, vi assicuro il mio personale sostegno.
Le materie che mi sono state assegnate da impartire a voi hanno una particolare importanza proprio nel campo della formazione della personalità e della socialità.
Ma, come si sa, ogni materia interagisce con altre, altrettanto importanti e, perciò stesso, indispensabili per un curriculum di studi complessivo in base ai singoli indirizzi scolastici.
Nel valorizzare tutto il sapere scientifico, tutta la scienza che viene da Dio, tutta l’esperienza acquisita in tanti anni di insegnamento e, da parte vostra di frequenza scolastica e impegno sodo nello studio, facciamo sì che quest’anno, con le tante novità annunciate o già approvate, possa essere un anno di svolta per far decollare la scuola italiana, di ogni ordine e grado, verso livelli di qualità e di rendimento superiori, soprattutto se riguardano le regioni del meridione. Una qualità che non è solo un migliore risultato nelle singole materie, ma soprattutto il risultato di persone più preparate e capaci di affrontare la vita con coraggio e responsabilità
Auguri sinceri di un buon anno scolastico nel segno della cultura, dell’amicizia e della solidarietà che deve unire alunni, famiglie, docenti, personale Ata e Dirigente dell’intero pianeta scolastico.
Prof. Antonio Rungi

La mia Lettera agli studentiultima modifica: 2008-09-14T23:49:26+02:00da pace2005
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